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La gonna

Diciamo che io e la moda (o semplicemente il “vestirsi con un minimo di stile, non sempre gli stessi pantaloni, non sempre le stesse magliette”) non siamo mai andati troppo d’accordo. Per non parlare del mio odio immotivato verso le gonne! Perché Alice, perché? Sono la salvezza di noi ragazze quando è caldo: aumenti la superficie di scambio termico con l’esterno, senza contare poi se dovesse esserci una leggera brezza estiva… decisamente meglio dei pantaloni.

Ma non perdiamoci in chiacchere e torniamo alla storia di oggi.

In quattro anni di scuola nel liceo che sto frequentando, i giorni nei quali ho indossato una gonna si possono contare sulle dita delle mani, e solo perché l’anno scorso ho deciso che avrei portato la gonna per tutta l’ultima settimana di scuola. Ma quest’anno il caldo torrido (cioè qualsiasi temperatura sopra i 26° C per me) è arrivato ben prima di giugno, e mi sono presentata a scuola a cossie iniude già un paio di volte ormai. Solo settimana scorsa, però, è accaduto un fatto buffo: sono stata fermata in corridoio prima dalla mia vecchia professoressa di storia, poi dalla mia attuale professoressa di italiano e latino che, senza farlo apposta, si sono complimentate del mio look esclamando entrambe: “Ma che bella gonnellina!”.

Che posso dire… Lo so te-so-vi, sono favolosa si. E modesta, molto modesta.